Una valutazione del rischio è più concreta e utilizzabile se le informazioni rilevate sono confrontate con indicatori nazionali e internazionali (benchmark) che collocano lo stato di salute dell’azienda in un panorama di riferimento.

L’Istat, ente che indicizza molti degli aspetti della vita delle persone e delle aziende italiane, ha reso disponibili i propri dati di ricerca in un formato nuovo accessibile ai datori di lavoro e ai professionisti che realizzano la valutazione del rischio stress lavoro correlato.

Il grande pregio di questi dati è che a differenza delle altre pubblicazioni Istat, sono dati elementari cioè non elaborati o aggregati.

Per il momento i dati sono riferiti a 4 grandi argomentazioni che contengono una varietà molto ricca di variabili.  Se si vogliono confrontare i fattori di contesto e contenuto del lavoro della propria azienda con quelli della rilevazione nazionale possiamo utilizzare l’argomento Rilevazione sull’innovazione nelle imprese e confrontare, ad esempio, la nostra popolazione lavorativa con l’indicatore riferito alla percentuale di addetti in possesso di un diploma universitario o di un diploma di laurea nel 2010; se si cerca un paragone sul turnover c’è una variabile che ha censito l’introduzione di forme di rotazione del lavoro, le possibilità di consultazione sono innumerevoli.

I mIcro.STAT, questo è il nome dei microdati ad uso pubblico rilasciati dall’Istituto, sono disponibili in un formato aperto e semplice da scaricare, utilizzabile da chiunque, l’unico requisito richiesto è la registrazione sul sito.

Info: Microdati ad uso pubblico.

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