Nel settore dei lavori subacquei, grandissima importanza rivestono i Dpi che rappresentano anche, e soprattutto, la funzione di sistemi di sostentamento delle funzioni vitali, impossibili in altro modo in un contesto di questo tipo.

In questo documento vorrei soffermarmi sull’importanza dei Dpi  per la protezione del capo che, nel settore dei lavori subacquei, possono essere essenzialmente di tre tipi: il primo e il più banalmente usato è il cappuccio da immersione, realizzato in neoprene e tipicamente utilizzato nei lavori portuali; il secondo è il cosiddetto “granfacciale” costituito da una maschera a copertura totale del viso e da un cappuccio in neoprene, che può essere direttamente connesso oppure separato dal granfacciale stesso; in ultimo il casco da immersione.

Il cappuccio da immersione ha una funzione di protezione contro il freddo e contro piccoli urti e abrasioni del capo; non può certamente configurarsi come un adeguato Dpi per la protezione del capo e non rientra quindi nella tipologia di questo tipo di dispositivi. È usato moltissimo in Italia, in particolare da aziende di piccole dimensioni che operano in ambito portuale (segnalo la mancanza di un’apposita Legge sulla subacquea professionale nel nostro Paese).

Continuo nell’analisi dei Dpi per la protezione del capo nel settore dei lavori subacquei, analizzando il caso dei “granfacciale”, dispositivi che, come ho già descritto, proteggono unicamente il viso e hanno unicamente lo scopo di consentire un’adeguata fornitura di gas respirabili e, eventualmente, la comunicazione con la superficie.

Come detto questi dispositivi sono caratterizzati dalla presenza di un cappuccio da immersione integrato o meno nel dispositivo stesso. La protezione del capo, così come per il semplice cappuccio da immersione combinato con maschera ed erogatore, non costituisce alcun rimedio ne contro gli urti ne contro la caduta degli oggetti dall’alto.

Il casco da immersione infine è realizzato in materiali plastici o, addirittura in acciaio, e per quanto riguarda la protezione contro gli urti e la caduta degli oggetti dall’alto è sicuramente il Dpi più idoneo in questo tipo di attività professionali. È evidente che i cappucci da immersione e i granfacciale non possono in alcun modo proteggere il capo se non, come già detto, dal freddo e dalla possibilità di banalissime abrasioni.

Voglio sottolineare che gli urti contro le strutture fisse poste sul fondo è sicuramente uno dei principali fattori di rischio nell’attività subacquea professionale. Questo rischio è influenzato da uno degli elementi ambientali più comuni sott’acqua, le correnti marine. Queste possono essere particolarmente insidiose in quanto possono variare repentinamente di direzione ed intensità. Unendo a questo l’impossibilità da parte dell’operatore di avere un adeguato bilanciamento, dovuto alla galleggiabilità del corpo in qualche modo sempre presente, ecco che la frequenza di urti contro le strutture del fondale aumenta il rischio per questo tipo di incidente. Essendo il capo la parte del corpo più esposta a movimenti anche bruschi risulta che la protezione del capo contro gli urti deve essere un’assoluta priorità nella gestione del rischio in questo tipo di attività lavorative.

Prima dell’introduzione della direttiva CEE 89/686 solo pochi costruttori avevano provveduto a garantire, per i loro caschi da immersione, la certificazione EN 397 che prevede “i requisiti fisici e prestazionali, i metodi di prova e i requisiti di marcatura per gli elmetti di protezione per l’industria”; indicando comunque che “gli elmetti di protezione per l’industria sono destinati essenzialmente a proteggere l’utilizzatore da oggetti in caduta e dalle lesioni cerebrali e fratture del cranio che possono derivarne”. Nulla che comunque comprendesse anche gli urti del capo contro oggetti duri ed immobili, così come previsto invece dalla EN 812 che avrebbe dovuto essere introdotto nella certificazione congiuntamente alla EN 397.

L’introduzione della CEE 89/686 elimina probabilmente questo “gap”, ma solo ed esclusivamente per i caschi da immersione. Per i granfacciale e i cappucci da immersione rimane evidente l’inefficacia di questi Dpi per la protezione del capo contro gli urti e la caduta di oggetti dall’alto.

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